Parlare di vino con Iosef ha smosso il fondo e la “camicia” dei ricordi si e’messa in circolo.
Mio nonno aveva una vigna in terra da barbera.Da ragazza mi metteva una zolla dentro il naso per farmi capire che terreno avevo sotto i piedi .Una volta lo vidi morderla e sputare tutto soddisfatto.In un’ alba settembrina scivolavo in una bigoncia ancora vuota e cullata dal trattore si partiva.L’odore della terra ancora bagnata di rugiada si mescolava a quello dei corpi impazienti.Le mani mi facevano male gia’ a mezzodi’ ed allora scappavo sotto una pianta in compagnia di pane burro aggiughe ed un grappolo .Rovesciata tutta l’uva nei tini era un onore lavarsi con la gomma e saltarci dentro con i piedi! Una volta pestai un ape rimasta intrappolata ma non ho mai voluto gli stivali.
A quei tempi i miei genitori non mi lasciavano bere ed io lo facevo di nascosto con la complicita’ di mio nonno, dicevano che non sarei cresciuta.Balle .Quando hanno venduto la vigna non gli ho parlato per giorni.Forse e’un caso ma tutti i miei grandi amori erano (sono)forti bevitori.Sopratutto di vino.Non so come ho fatto a non diventare un alcolizzata.Mi hanno lasciato in eredita’ una discreta conoscenza di questo nettare ed un paio di sbronze di cui non ho ricordo che percio’ giudico colossali.La piu’ simpatica dev’essere stata in occasione di un barbecue bordo piscina perche’ l’unica traccia oltre un mal di testa da paura erano i jeans con lo stampo della griglia sul didietro ! Bei tempi …
….oggi il massimo della libidine e’prendere l’aperitivo in enoteca con il mio cliente idraulico. La scusa e’ il lavoro che releghiamo a due battute, ci guardiamo in faccia e scappiamo cellulari spenti in enoteca per chiaccherare di tutto e bere gl’ultimi arrivi …in compagnia di formaggi mosto cotto ed ogni altra bonta’ possibile.Uhmm, devo telefonargli !
Che a farla una vendemmia è qualcosa di davvero divertente. È un evento, una festa. E non esagero, la conosco bene. Senza considerare quello che viene prima e dopo l’evento. Stasera ho bevuto una bottiglia con un amico, accompagnata da chiacchiere e risate. Sono soddisfazioni.
e’un doppio piacere , fisico e mentale…condividere vasodilatare ed essere vivi! prosit!
Questa è la Ariel che mi piace!
😀
beh, anche io oggi una bella birra, in un palazzo seicentesco di Napoli nascosto dal caos.
Prosit! mi ha colpito molto.
uomo beato ..starai bello fresco dentro ..e fuori!! 🙂
Forse, più che altro si sta bene a guardare ciliegi, e i cavalli di mimmo paladino, e mentre i turisti si ci fanno le foto io semplicemente sto lì a guardarli negli occhi di ferro.
Sono dannatamente in movimento ed affogano nell’asfalto.
E tu? son nuovo di wordpress, c’è possibilità di messagistica?
una volta comunicavamo tramite msn ..se capisco come invitarti forse! 🙂
io msn lo uso come mail, quindi magari ci metto un pò. scrivi semplicemente qui respiroancora@hotmail.it
non mi piace il vino … ma mi piaceva molto la vendemmia e, soprattutto … mi piaceva stare in compagnia di mio nonno!! capisco benissimo la tua nostalgia … cin, cin … 🙂
alla tua cara …alla tua…
Avrei voluto conoscere mio nonno. Mio padre raccontava, che era un uomo allegro e amava il vino. Sono cresciuta in mezzo ai vigneti e di uva ne ho pestata tanta e solo a parlarne, sento il profumo. Ricordo i cani che ci seguivano festosi, per dissetarsi si attaccavano con la bocca ai grappoli di uva maturi e la granavano lasciando appeso lo stelo nudo. Bellissimi ricordi Ariel, che per fortuna, abbiamo vissuto .Ciao ti aspetto a bere del buon vino.
lo faremo cara ne sono sicura 🙂
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Io sono molto strana!Sono astemia ma il vino mi piace ,però non lo reggo! Mezzo bicchiere e mi viene un’emicrania da urlo ! E che caspita! Sapessi quanto ti invidio e che belli i tuoi ricordi con i nonni! Anche i miei più bei ricordi sono quando mi trovavo dai nonni in città !!
Un caro abbraccio Ariel 🙂
liù
grazie cara delle tue parole e del tuo bel sorriso!!!!
Nonostante le tante allegre e divertenti vendemmie nella vigna della zia, il vino non m’ha preso. Tutti mi dicono che è un peccato e comincio a crederlo , ma basta un dito di spumante per sentirmi su una nuvola. Mica male, però…:-)
prosit!
(con un pò di birra ghiacciata, magari, anche se so che starai arricciando il naso)
ma va e’ottima! pero’ uno spumantino frizzantino uhmmmmmmm 😀
Wow, bei ricordi da barbera di quando ero piccolo. Mio zio ordinava le casse dal Piemonte e se le faceva portare e le conservava in cantina scavata nella roccia.
Da grande, devo dire che ho la fortuna di avere un prof che ha anche un’azienda vinicola per cui si regala sempre del vino e per le grandi occasioni ci invita direttamente in vigna a trovarlo. 😉
ehh ma che fortuna!!! certo gli esami filano lisci!! 🙂
Bellissima la vendemmia, l’importante è non ubriacarsi dopo!!! 😀
Buon pomeriggio cara!
a te carissimoo!!!!!
Ottima è l’acqua… e io bevo il vino!
cit. Carducci
approvo!
niente ricordi di vendemmie, purtroppo, ma solo una trebbiatura in età infantile! 😀
la rinite vasomotoria non mi permette l’ubriacatura coatta, ahimè!! il vino, tra le cose belle ha la cattiva usanza di agire come vasodilatatore! 😦 la conseguenza è naso che cola e pianto come un vitello alla prospettiva di diventare carne da barbecue!
ma dai povera!!! vabbe’ brinderemo con l aranciata!!!!
glib, che tristezza! a questo punto preferisco l’acqua lissia!!! 😀
Ma ancora di sto vino state a parlare?! Banda di alcolizzati.
a Noi ci piaceee!!! 😀
A me piace il vino buono…e non lo dico con stizza, ma solo perchè quello pieno di solfiti mi blocca la mandibola dai crampi! 😦 Ahimè, che disgrazia la mia :-p
una buongustaiaaa!!! una rarita’….